PassanteNord.org
Comitato per l'Alternativa al Passante Autostradale Nord di Bologna

questa pagina

Chi siamo

Siamo Comitato  di cittadini dei comuni di Bologna, Anzola dell'Emilia, Argelato, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, Sala Bolognese, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa con provenienze, culture, esperienze e appartenenze politico/partitiche diverse.
Pensiamo che il progetto del Passante Autostradale Nord sia sbagliato e dannoso per l'intero territorio bolognese e abbiamo elaborato, in collaborazione con i tecnici, un progetto alternativo.  


Nel 2003 è bastato un semplice e informale passaparola per realizzare due incontri a cui hanno partecipato centinaia di cittadini per:


  • acquisire precise e chiare informazioni
  • impegnarsi e organizzarsi
  • autofinanziarsi per sostenere le iniziative che si deciderà di promuovere
  • pianificare un ampio e approfondito confronto con cittadini, gruppi, associazioni e istituzioni interessati al problema
  • raccogliere in pochi giorni oltre seicento firme a sostegno di una richiesta inviata il 10/02/2003 a Comuni, Provincia e Regione per acquisire corrette, precise e tempestive informazioni in merito al “passante autostradale nord”.

Evidentemente il problema e il conseguente allarme erano sentiti non soltanto dai cittadini che abitano nelle zone interessate dal Passante Nord, ma anche da altri cittadini, gruppi e associazioni dei Comuni della pianura e della montagna bolognese che hanno partecipato agli incontri e che ci hanno contattato per incoraggiarci ad andare avanti e per organizzare e realizzare iniziative comuni.
Da allora la campagna di adesione ha raggiunto le 5000 firme. Il Comitato è tuttora attivo e sta seguendo la vicenda a tutti i livelli (comunale, provinciale, regionale, ministeriale, europeo).

Perchè siamo allarmati e increduli


Quello interessato dal “passante autostradale nord” è uno dei territori a ridosso della conurbazione bolognese in cui ancora PERMANE UN EQUILIBRIO TRA:
  • aree agricole tradizionali
  • aree residenziali
  • aree commerciali/artigianali
  • significative aree di interesse storico culturale.

Questa peculiarità, anziché essere riconosciuta come un elemento di eccellenza del territorio e quindi come un valore da tutelare e qualificare, verrebbe considerata una caratteristica idonea per la realizzazione del passante autostradale

Una barriera di oltre 60 metri di larghezza rialzata di circa un metro e mezzo dal suolo per oltre 35 o 40 chilometri di lunghezza, a seconda delle diverse ipotesi progettuali 
  • costituirebbe, a distanza di pochi chilometri, un ulteriore sbarramento che si aggiungerebbe a quelli già realizzati (attuale autostrada e tangenziale, trasversale di pianura, ecc…) e in fase di realizzazione (lungo Savena, ecc…) 
  • dividerebbe ulteriormente la pianura in zone che per essere rimesse in contatto tra di loro renderebbero necessarie altre infrastrutture di collegamento non previste (ponti, raccordi, ecc…);
  • determinerebbe una grave situazione di sconvolgimento idrogeologico, di inquinamento atmosferico e acustico, di peggioramento delle condizioni e degli stili di vita e di lavoro dei cittadini.
  • devasterebbe un’area in cui è presente un’alta concentrazione di siti archeologici (ad esempio quelli della centuriazione romana : due per maglia), abitati e necropoli villanoviane, celtiche e preistoriche (es. Trebbo a sei vie)

Non si può non essere allarmati e increduli che Amministrazioni (Comuni, Provincia e Regione) considerate “modello”  per le scelte effettuate e le azioni intraprese in merito alla tutela e prevenzione dell’ambiente, della qualità della vita e della partecipazione dei cittadini:

  • possano sostenere la realizzazione di un’opera che sconvolgerebbe in maniera profonda, devastante e irreversibile dal punto di vista sia ambientale che sociale
  • non abbiano organizzato nessun dibattito pubblico per un confronto con la nostra ipotesi progettuale

Chiediamo

  • di essere informati sui motivi e le finalità che hanno portato ad una scelta così impattante ed i vantaggi (se esistono) che si pensa possano derivarne
  • che vengano divulgati i dati di traffico aggiornati per confrontarli con le previsioni che già nel 2003 apparivano errate
  • di sapere a quale modello di sviluppo sostenibile risponda il progetto e quali prospettive temporali si pone, ossia se rappresenta una soluzione di medio o lungo periodo

Vogliamo far valere il nostro diritto

  • di avere una costante informazione puntuale e tempestiva su scelte che incideranno pesantemente sulla qualità della nostra vita e di non doverle scoprire attraverso vie non ufficiali
  • di avere un serio confronto pubblico con le istituzioni che stanno progettando l’opera e di coinvolgere nel dibattito anche i Consigli Comunali

Nonostante queste richieste le Amministrazioni in questi anni hanno collaborato poco o nulla e quindi ...

... abbiamo deciso di agire direttamente raccogliendo tutte le informazioni possibili e abbiamo elaborato, con la collaborazione dei nostri tecnici, una proposta alternativa al "Passante Nord". 

Scarica la nostra proposta (pdf)
Immagine